di Beatrice Silenzi

Forma musicale brasiliana che incanta con il suo ritmo inconfondibile e le sue raffinate armonie, la Bossa nova è nata alla fine degli anni ’50 ed ha guadagnato rapidamente popolarità in tutto il mondo, diventando un simbolo dell’America del Sud.
La caratteristica distintiva della Bossa Nova è il ritmo, derivato dal samba, basato su una formula originale che accentua i sedicesimi nel primo, quarto, settimo, undicesimo e quattordicesimo tempo di una misura di 4/4.

Questo ritmo sincopato e incalzante crea una base ipnotica su cui si sviluppano le melodie e gli arrangiamenti. L’armonia sofisticata ha le sue radici nel jazz degli anni ’40 e ’50.
I compositori e interpreti come Luiz Bonfá, Antônio Carlos Jobim e João Gilberto, hanno introdotto progressioni di accordi complesse e innovazioni armoniche che hanno arricchito il tessuto musicale di questa forma espressiva.
Introdotta al grande pubblico nel 1959 con l’uscita dell’album “Chega de Saudade” di João Gilberto, insieme a brani iconici come “Desafinado” e “Garota de Ipanema” (The Girl from Ipanema), ha colpito tutti fin dall’inizio grazie alla sua eleganza unica.

Negli anni ’60, la Bossa Nova si è diffusa negli Stati Uniti, influenzando il jazz e la musica pop. Artisti come Stan Getz e Charlie Byrd hanno collaborato con i musicisti brasiliani, portando il genere a nuove vette di popolarità.
La melodia dolce e il suono sofisticato hanno affascinato il pubblico internazionale, contribuendo a creare un’immagine romantica del Brasile nel mondo.

Nel tempo poi ha continuato a evolversi, dando vita a nuovi generi musicali, come il jazz fusion e la musica lounge e ha rappresentato una forma di espressione sociale e culturale, riflettuto il desiderio di cambiamento e modernità nella società brasiliana dell’epoca, diventando una voce per l’intellettualità e l’innovazione artistica.