di Beatrice Silenzi

“Cleopatra” è un film epico del 1963 diretto da Joseph L. Mankiewicz, che racconta la vita della celebre regina egizia Cleopatra (Elizabeth Taylor), film noto per un cast stellare: da Richard Burton nel ruolo di Marco Antonio a Rex Harrison in quello di Giulio Cesare.

Cleopatra, astuta e determinata, cerca di mantenere il potere in Egitto e affronta le potenze romane attraverso relazioni strategiche con Cesare e Marco Antonio. La sua ambizione e le scelte la portano non solo verso la gloria, ma anche all’inevitabile caduta.

Il film è una grande produzione dal budget “faraonico” per l’epoca: strepitosa la Taylor, carismatica e bellissima, vera regina nella cultura contemporanea.

Eppure la pellicola non è esente da critiche. Troppo  lungo, quasi 4 ore e con difetti narrativi, ritardi, problemi economici, una rappresentazione storica e culturale a tratti vaga per le molte libertà narrative. Cleopatra, così come la rappresenta il film, è un mix di potere, sensualità e vulnerabilità, ma è stata interpretata attraverso il filtro dell’immaginario hollywoodiano.