di Beatrice Silenzi

Scrivere musica è un processo complesso e affascinante che permette di preservare e condividere le composizioni musicali nel tempo.

La notazione musicale è lo strumento utilizzato per rappresentare graficamente le note, l’altezza, la durata e altri elementi musicali essenziali.

La storia della scrittura musicale ha radici antiche e ha subito un’evoluzione nel corso dei secoli.

Inizialmente, quando la musica era prevalentemente vocale, si utilizzavano segni chiamati neumi per indicare l’andamento melodico che venivano scritti sopra o sotto le parole dei testi da intonare, ma non fornivano una precisa indicazione dell’altezza delle note.

Nel secolo XI, il monaco Guido d’Arezzo introduce un sistema di notazione musicale che rivoluziona il modo di scrivere la musica,  ideando il rigo: una serie di linee orizzontali parallele sulle quali vengono posizionati i segni per indicare l’altezza delle note.

Assegna un nome alle note utilizzando le prime sillabe di un inno latino: ut, re, mi, fa, sol, la.

Successivamente, la nota “ut” viene sostituita con “do” per facilitarne la pronuncia.

La scrittura della musica, però, non si limita solo all’altezza delle note.

È anche importante rappresentare la durata dei suoni.

A partire dal XIII secolo, i compositori hanno iniziato a utilizzare diverse forme per le note lunghe e brevi.

Le note lunghe hanno una forma quadrata, quelle brevi sono rappresentate da una forma ovale.

Il sistema, con alcune modifiche nel corso dei secoli, è ancora in uso oggi, ma, oltre alle note e alla loro durata, la scrittura comprende anche altri simboli: il tempo, l’articolazione, la dinamica e le varie espressioni musicali.

Segni come le chiavi (che indicano la tonalità), le legature (per unire le note), le punteggiature (per indicare pause) sono utilizzati per fornire informazioni aggiuntive agli esecutori.

La notazione musicale è uno strumento di comunicazione vitale che consente alle composizioni trascritte di essere tramandate nel tempo, permettendo di eseguire e interpretare le opere musicali nel modo desiderato dall’autore.

È un modo di comunicare universale che ha il potere di superare le barriere linguistiche e di connettere le persone attraverso la bellezza e l’emozione della musica.