di Beatrice Silenzi

È un film che ha segnato un’epoca e ha rappresentato un punto di svolta nella cinematografia degli anni ’60: “Easy Rider” (1969), diretto da Dennis Hopper.
La pellicola racconta la storia di due giovani ribelli: Peter Fonda e Dennis Hopper, che decidono di intraprendere un epico viaggio in motocicletta attraverso gli Stati Uniti.

La loro ricerca della libertà e dell’autenticità li porterà ad attraversare il paesaggio americano, incontrando personaggi eccentrici, sfidando le convenzioni sociali.
“Easy Rider” è diventato rapidamente un simbolo della New Hollywood, movimento cinematografico che ha ridefinito il cinema americano dell’epoca.

Il film è stato pionieristico nel portare sul grande schermo una cultura di controtendenza, mettendo in discussione le norme sociali e affrontando temi come la libertà individuale, l’alienazione e l’intolleranza ed uno degli aspetti più significativi di “Easy Rider” è stata la sua colonna sonora, che include brani come “Born to Be Wild” dei Steppenwolf e “The Weight” dei The Band.

La musica ha svolto un ruolo cruciale nel creare l’atmosfera ribelle e conturbante del film, diventando un elemento distintivo della cultura giovanile dell’epoca.
Inoltre, “Easy Rider” ha avuto un impatto significativo sulla carriera di uno dei più grandi attori di Hollywood, Jack Nicholson.
Il suo ruolo nel film, carismatico avvocato alcolizzato George Hanson, ha segnato l’inizio di una lunga e illustre carriera che lo ha reso una delle icone del cinema.

“Easy Rider” è stato elogiato per la sua regia innovativa, l’estetica visiva sorprendente e la sua rappresentazione realistica della controcultura americana.