Il primo Festival di Sanremo, che si è svolto al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 29 al 31 gennaio 1951, rappresenta l’embrione di un evento che – negli anni – avrebbe conquistato l’Italia.
La conduzione affidata a Nunzio Filogamo e la partecipazione di soli tre interpreti: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano sono le premesse di un contest di musica leggera destinato a crescere in popolarità.
La canzone vincitrice, “Grazie dei fiori”, interpretata da Nilla Pizzi, autentico trionfo, è un brano particolarmente sentimentale e struggente.
La composizione, a cura del maestro Saverio Seracini, improvvisamente divenuto cieco, aggiunge un pizzico di dramma nella poesia e nella vittoria.
L’idea della gara a Sanremo è opera di Pier Busseti, già gestore del Casinò, su suggerimento di Amilcare Rambaldi, consulente del Comune, i quali, almeno inizialmente, avrebbero voluto persino organizzare la rassegna su una nave.
L’organizzazione e lo svolgimento del primo Festival differiscono notevolmente dall’evento mediatico che sarebbe diventato negli anni successivi, sebbene alcune caratteristiche sono rimaste invariate.
Nel 1951 i cantanti e l’orchestra diretti dal maestro Cinico Angelini, si esibiscono sul palco. Il pubblico siede al tavolo ed assiste allo spettacolo in stile café-chantant, con i camerieri che servono consumazioni agli avventori, creando un’intima atmosfera.
Le votazioni avvengono in sala: hostess, preposte al compito, raccolgono le schede di preferenza direttamente dal pubblico seduto in sala.
Tutte le canzoni partecipanti vengono pubblicate su dischi a 78 giri dalla casa discografica Cetra, che ha sotto contratto i tre artisti in gara.
L’edizione del 1951 – com’è ovvio supporre – non ottiene grande risonanza mediatica: i giornali dell’epoca le dedicano poche righe, ma, nonostante tutto, l’evento viene trasmesso in radio sull’attuale Rai.
Ultima nota. Da sempre il festival vive di polemiche e la prima edizione porta con sé, ovviamente, la prima, che nasce a seguito dell’esclusione della canzone “Ho pianto una volta sola” di Olivieri-Pinchi… perché Sanremo è Sanremo!