di Beatrice Silenzi

  • Il Rock

Il rock’n’roll emerge negli Stati Uniti negli anni ’50 come forma di espressione musicale che combina elementi di diversi generi: il blues, il country e il rhythm and blues.

Un genere che non può prescindere almeno da due innovazioni tecniche, ovvero chitarre elettriche ed amplificazione – per un suono più potente.

Star indiscussa del rock è Elvis Presley. 

Lui, The King of R&R, enorme carisma, voce unica, movimenti sensuali riesce a catalizzare l’attenzione del pubblico, soprattutto femminile! 

Contribuendo a diffondere tra i giovani la passione per i ritmi afroamericani, Elvis partecipa in modo attivo a quella rivoluzione musicale che influirà sulle generazioni successive.

  • Il Beat

Il movimento beat, ha origine in Inghilterra negli anni ’60, nutrendosi – e alimentando allo stesso tempo – di una atmosfera ribelle e anticonformista, propria della beat generation.

Fortemente caratterizzato da band del calibro dei Beatles e dei Rolling Stones, che incarnano lo spirito di quegli anni, rappresenta una frattura nel panorama musicale. Una innovazione vera.

Se i Beatles danno voce ai sogni delle giovani generazioni, portando brani estremamente orecchiabili e contagiosi, gli Stones aumentano la dose, aggiungendo quel pizzico di ribellione in più e un suono più ruvido e potente. 

Entrambi incarnano il simbolo della sfida verso le convenzioni sociali.

Sempre nel contesto del movimento beat, artisti come Joan Baez e Bob Dylan usano la musica come strumento di protesta politica e di denuncia.

Molte delle loro canzoni diventano inni da sbandierare a supporto del movimento pacifista americano, funzionali a generazione di attivisti impegnati a promuovere il cambiamento sociale e la giustizia e la condanna del razzismo e della guerra.