di Beatrice Silenzi

Il Festival di Sanremo è l’emblema delle manifestazioni canore. Rappresenta un simbolo intramontabile nella storia della canzone italiana. Una tradizione che ha attraversato decenni e documenta, ancora oggi, il panorama pop-melodico del Paese.

A partire dal 1951, l’evento ha letteralmente catalizzato l’attenzione del grande pubblico e concesso una prestigiosa piattaforma ad artisti sia emergenti che affermati.

Sanremo è, dunque, più di un semplice spettacolo musicale.
È diventato nel tempo un vero e proprio fenomeno culturale. Unico in Italia, nonostante molte altre manifestazioni canore abbiano provato a soffiargli il primato!

Ogni anno, il palco dell’Ariston diventa un crocevia di talento, ansie, palpitazioni, emozioni, innovazione artistica. E la sua duratura popolarità è attestata dalla partecipazione di personaggi di fama internazionale che nazionale, dalle esibizioni dal vivo, dalla gara stessa.

Con classifica e vincitore finale, il festival, oltre a essere un trampolino di lancio, attribuisce al primo classificato il riconoscimento del Leone di Sanremo, prestigioso simbolo dell’eccellenza nella musica leggera.

Non solo intrattenimento, dunque, ma anche una trasmissione televisiva e radiofonica in Eurovisione, la possibilità per i cantanti di diventare (o restare!) “famosi”, di avere passaggi radiofonici per i mesi a venire ed un giro di soldi notevole.

Oltre al suo impatto nazionale, infatti, il vincitore di Sanremo gode anche del privilegio di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, un ulteriore riconoscimento della rilevanza internazionale del festival.

L’evoluzione del formato (dalle prime edizioni all’ultima) ha contribuito a mantenere il festival al passo con i tempi, introducendo premi speciali che strizzano l’occhio ad altri eventi, teatrali ed anche televisivi, dimostrando una capacità costante di reinventarsi senza comprometterne il fascino.