Una voce unica quella di Lucio Battisti che resterà per sempre uno dei protagonisti indiscussi della musica italiana, un artista che ha saputo rompere gli schemi.
Nato il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone, in provincia di Rieti, inizia la sua carriera musicale alla fine degli anni Sessanta, influenzato dal pop americano, in particolare, che ha permeato tutte le sue composizioni.
La creatività artistica unita alla capacità di mescolare diversi stili musicali hanno reso la sua produzione immediatamente riconoscibile.
Nella prima parte della sua carriera, Battisti collabora con il paroliere Mogol, che scrive i testi delle sue canzoni fino al 1980.
La partnership produce una serie di successi senza precedenti, fin dagli esordi: “Acqua azzurra, acqua chiara” e “Fiori rosa, fiori di pesco” sono brani tutt’ora estremamente popolari ed allora, vincendo il Festivalbar rispettivamente nel 1970 e nel 1971, diventavano vere e proprie hit.
Di conseguenza, gli album realizzati – sempre in collaborazione con Mogol, al ritmo forsennato di uno all’anno – rimangono tra i più celebri della discografia italiana ed estremamente significativi per la sua carriera.
Si ricordano “Lucio Battisti” (1969), “Emozioni” (1970), “Amore e non amore” (1971), “Umanamente uomo: il sogno” (1972), “Il mio canto libero” (1972), “Il nostro caro angelo” (1973), “Anima latina” (1974), “La batteria, il contrabbasso, eccetera” (1976), “Io tu noi tutti” (1977), “Una donna per amico” (1978) e “Una giornata uggiosa” (1980).
Nel secondo periodo della sua carriera musicale che inizia dopo la rottura del sodalizio con Mogol, Battisti prosegue componendo con altri parolieri: la moglie, con lo pseudonimo di Velezia, e successivamente Pasquale Panella.
In questa fase – ugualmente e marcatamente segnata dalla sua impronta – Battisti canta brani meno facili, con testi talvolta spinti ai limiti del nonsense e una struttura musicale sempre più svincolata dagli schemi della canzone tradizionale.
Gli album di questa fase sono “E già” (1982), “Don Giovanni” (1986), “L’apparenza” (1988), “La sposa occidentale” (1990), “Cosa succederà alla ragazza” (1992) e “Hegel” (1994).