di Beatrice Silenzi

 Orfeo – mitico cantore greco figlio di Apollo – è uno dei personaggi più affascinanti della mitologia. La sua vicenda non è rimasta relegata nell’ambito di composizioni greco-romane, ma, nel corso dei secoli, è stata d’ispirazione per molti musicisti, i quali hanno visto in lui l’emblema del potere straordinario della musica, nella capacità di trasmettere emozioni profonde.

La storia di Orfeo ci ricorda proprio questo: quanto il potere della musica possa essere determinante nella vita. Egli, dunque, rappresenta l’artista che, grazie al suo canto, alla sua musica riesce a plasmare il mondo intorno a sé.
Attraverso di lui la musica acquisisce un potere straordinario, soprattutto nel superamento di quel confine che separa il mondo reale e quello soprannaturale, creando un legame profondo tra emozioni e animo.

Una delle prime opere che lo vedono protagonista è di Claudio Monteverdi, intitolata proprio “L’Orfeo” e rappresentata per la prima volta nel 1607.
Quest’opera segna una svolta nella storia della musica, sia perché è tra le primissime rappresentazioni moderne, sia perché rappresenta un importante passo in avanti dello sviluppo dell’opera.

Monteverdi si concentra sulla trama del mito di Orfeo, in cui cerca disperatamente di riportare in vita la sua amata Euridice. Come sappiamo dal mito, nonostante i suoi sforzi, egli fallisce e la storia si conclude tragicamente.

Nel corso del XVIII secolo, un altro compositore di grande rilievo, Christoph Willibald von Gluck, scrive un’opera intitolata “Orfeo ed Euridice”.
Nella sua versione, Gluck apporta alcune modifiche alla trama, introducendo l’intervento del dio Amore, che alla fine permette all’eroe di riabbracciare Euridice, avendola ancora al suo fianco. Questo lieto fine offre una visione più ottimistica della storia, sottolineando il potere curativo e riconciliatore della musica.

Nei decenni successivi, la vicenda ha continuato a solleticare l’interesse di altri artisti come Christoph Graupner, Joseph Haydn e Hector Berlioz, i quali hanno creato opere basate ancora sulla sua storia, o ne hanno utilizzato la figura come fonte di ispirazione per le loro opere e componimenti.
Ma Orfeo ha influenzato anche la musica strumentale di Franz Liszt, che ha scritto pezzi per pianoforte ispirati proprio a questa vicenda.