di Beatrice Silenzi

“Poveri ma belli” commedia romana del 1957 diretta da Dino Risi che ha ottenuto un grande successo di pubblico all’epoca della sua uscita.

Un ritratto della quotidianità degli anni ’50  in un rione di Roma, dove vivono due giovani scapestrati, Romolo e Salvatore.

Bulli dal cuore d’oro, vanagloriosi, spacconi e poco inclini al lavoro, entrambi innamorati della bella Giovanna, al punto di dar vita a una buffa e competitiva gara per conquistare il suo cuore.

Abile la regia di Risi, che sa cogliere perfettamente l’atmosfera vivace e spensierata dell’epoca, concentrandosi sulle dinamiche delle relazioni, sulle aspirazioni dei protagonisti.

La pellicola si sviluppa attraverso situazioni esilaranti che mettono in luce il talento degli attori al punto di dare il via a due seguiti: “Belle ma povere” e “Poveri milionari” nel 1959.

La combinazione di umorismo, romanticismo e uno sguardo ironico sulla società italiana dell’epoca ha reso questi film un punto di riferimento per il genere di quegli anni.

Gli attori protagonisti: Marisa Allasio, Maurizio Arena e Renato Salvatori, sono brillanti, possiedono talento e carisma.

Con umorismo e satira sociale, il film regala uno spaccato sulla realtà dei giovani, esplorando temi come aspirazioni, amore e difficoltà economiche.