di Beatrice Silenzi

 “Gentlemen Prefer Blondes” questo il titolo originale de “Gli uomini preferiscono le bionde” commedia brillante, uscita nel 1953.

Questa la trama.
Gus, figlio del milionario Esmond, s’innamora della deliziosa Lorelei (Marilyn Monroe) ballerina, che intende sposare in Europa. Ma il vecchio padre di Gus, contrario alle nozze, impedisce al figlio di partire.
Poiché i biglietti per il viaggio in nave sono già stati acquistati, Lorelei persuade Gus a darli a lei, che infatti parte con la sua amica Dorothy (Jane Russel).

Durante la traversata le due ragazze non mancano di avvalersi della loro seduzione, non sapendo che il vecchio Esmond ha assoldato un investigatore privato, Ernie Malone, incaricato di raccogliere elementi contro Lorelei.
Ernie, che nel frattempo si innamora di Dorothy, riesce a scattare delle fotografie che ritraggono Lorelei mentre si lascia baciare da un maturo Lord in cambio di un prezioso diadema.

A Parigi, le due ragazze, senza possibilità economiche, per vivere, lavorano in un tabarin, finché Lorelei viene accusata di furto dalla moglie del Lord, senza sapere che il marito le ha sottratto il diadema per regalarlo alla bionda fanciulla.
Guai peggiori vengono evitati grazie a Ernie che interviene in suo favore, costringendo il Lord a confessare la verità.
Si precipita a Parigi anche Gus, seguito dal padre che, conquistato dai vezzi di Lorelei, dà il suo consenso alle nozze.

La pellicola, diretta da Howard Hawks, mescola abilmente elementi di commedia, musical e romanticismo, è basata sull’omonimo musical di Broadway.
Con esilaranti situazioni comiche, dialoghi spiritosi e indimenticabili performance musicali, “Gli uomini preferiscono le bionde” affronta in modo ironico la ricchezza, il significato del potere e l’importanza di costruire relazioni autentiche.

Una delle scene cult è sicuramente quella in cui la Monroe interpreta la celebre canzone “Diamonds Are a Girl’s Best Friend”, vestita di un abito rosa sfavillante e circondata da ballerini in smoking.
Marilyn, bellezza e carisma unici.
La  sequenza diventa iconica, imitatissima e rappresenta uno dei momenti più celebri nella storia del cinema.