di Beatrice Silenzi

È “Strategia di una rapina” – film del 1959 diretto da Robert Wise – che rompe gli schemi convenzionali del genere noir, introducendo un protagonista di colore, Harry Belafonte.
Il film si distingue per audacia e coraggio nel trattare tematiche sociali complesse, oltre a offrire una trama avvincente che tiene lo spettatore sulle spine.

La storia ruota intorno a Dave, ex ufficiale di polizia che pianifica con meticolosità una rapina in banca e per portare a termine il colpo, ha bisogno di una squadra di uomini esperti e decisi.
La tensione aumenta quando il piano inizia ad andare storto e il gruppo rischia di essere scoperto.

Il film racconta di rischi e delle conseguenze di scelte criminali e scellerate, mettendo in evidenza la complessità dei personaggi e i dilemmi morali che devono affrontare.
Ciò che rende “Strategia di una rapina” unico e avanguardista è proprio la scelta di Harry Belafonte come protagonista.

In un’epoca in cui i ruoli principali sono assegnati ad attori bianchi, Belafonte porta alla ribalta un personaggio di colore, sfidando gli stereotipi sociali.
La sua performance è intensa, convincente: gli consente di mostrare la sua bravura e la sua presenza magnetica sullo schermo.

La regia di Robert Wise si dimostra una volta di più impeccabile: affronta tematiche sociali e razziali in modo diretto, senza evitare le difficoltà che le persone di colore devono affrontare nella società dell’epoca. 
“Strategia di una rapina” è un esempio di cinema impegnato che cerca di affrontare le ingiustizie sociali attraverso un’avvincente narrazione. 
Un must per gli amanti del cinema che vanno oltre le convenzioni e cercano di far riflettere il pubblico.