Siamo alla fine degli anni Sessanta ed un film si distingue per la sua incredibile audacia nel trattare un tema controverso e realistico: “Un uomo da marciapiede”.
È il 1969. La pellicola, diretta da John Schlesinger, affronta senza paura tabù sociali e sessuali, offrendo al pubblico una prospettiva inedita e autentica dell’America dell’epoca.
Interpretato da Jon Voight e Dustin Hoffman, il film esplora il percorso di un giovane cowboy texano che si scontra con le dure realtà di New York, cercando disperatamente di trovare la sua identità in un mondo che sembra essersi ribellato alle sue aspettative.
“Un uomo da marciapiede” segue le vicende di Joe Buck, il cowboy interpretato da Jon Voight, che decide di lasciare una vita monotona per dirigersi a New York con l’illusione di diventare un gigolò di successo.
Tuttavia, una volta arrivato nella Grande Mela, Joe si rende conto che la realtà è molto diversa da come se l’era immaginata.
Senza soldi, senza amici, senza un posto dove dormire, si trova coinvolto in una serie di incontri bizzarri e disperati. Fa amicizia con Ratso Rizzo, un truffatore malandato interpretato da Dustin Hoffman: i due si trovano in una strana alleanza che gli consente di sopravvivere nelle strade ostili della città.
Insieme affrontano le difficoltà quotidiane, i fallimenti e le delusioni che la vita mette loro di fronte e, mentre Joe cerca disperatamente di trovare una connessione umana e di realizzare i suoi sogni, si rende conto che il suo viaggio verso l’identità e l’accettazione si sé, sarà molto più complesso di quanto avesse mai immaginato.
“Un uomo da marciapiede” è stato acclamato per il realismo, poiché affronta apertamente temi come la solitudine, la disillusione, la sessualità e la lotta per la sopravvivenza, offrendo una visione cruda e sincera dell’America degli anni Sessanta.
John Schlesinger porta sullo schermo una narrazione audace e un’attenzione ai dettagli che conferisce al film una profondità emotiva straordinaria, mentre le interpretazioni di Jon Voight e Dustin Hoffman sono un elemento chiave del successo del film: tra vulnerabilità, ingenuità e desiderio di riscatto.
Grande successo di critica e pubblico per un film che ha aperto la strada ad una nuova ondata di produzioni cinematografiche con temi controversi e sfida alle convenzioni dell’epoca.