“Viale del tramonto” racconta la storia di Joe Gillis, giovane sceneggiatore disoccupato di Hollywood che, per caso, finisce per vivere nella lussuosa dimora di Norma Desmond, anziana attrice del cinema muto, ormai dimenticata dal grande pubblico.
Quella che inizia come una conveniente sistemazione per Joe si trasforma presto in un complesso e inaspettato rapporto.
La trama del film, dunque, si snoda attraverso le ombre di Hollywood e tocca temi importanti come la fama, l’illusione, la decadenza.
Norma – interpretata magnificamente da Gloria Swanson – è una figura tragica, delirante, intrappolata nella sua gloria di un tempo, disposta a fare qualunque cosa pur di mantenere l’illusione del ritorno al successo.
Joe – interpretato da William Holden – è un personaggio ambiguo, coinvolto nella vita di Norma e che, al processo, mette in discussione la sua stessa integrità morale.
La direzione di Billy Wilder è magistrale.
L’atmosfera di tensione e mistero si respira sin dalle prime scene del film, mentre il regista esplora le sfumature più oscure di Hollywood, svelando la macchina degli incubi dietro l’immagine glamour e luminosa che spesso caratterizza l’industria del cinema.
La sceneggiatura, scritta dallo stesso Wilder in collaborazione con Charles Brackett, è affilata, ricca di dialoghi brillanti.
Le interpretazioni del cast sono superlative. Oltra alla Swanson e ad Holden, anche il resto degli attori, tra cui Erich von Stroheim e Nancy Olson, sono notevoli.
Uscito nel 1950, “Viale del tramonto” ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, vincendo quattro premi Oscar, tra cui miglior sceneggiatura originale e miglior scenografia ed oggi è considerato uno dei grandi classici del cinema.